“Dacché le passioni aprirono il varco all’ingiuria ed alla rapina, e insegnarono all’uomo di sostituire il linguaggio dell’arme dove tacea quello della ragione, l’eterno e immutabile diritto della propria difesa impegnò l’offeso innocente a munirsi la destra d’un ferro, onde respingere con la forza la forza”.

Così il Barone Rosaroll Scorza e Pietro Grisetti, capitani della Repubblica Cisalpina, aprono il loro trattato “La scienza della scherma” pubblicato a Milano nel 1803.
“La scherma, che è scienza ed arte ad un tempo, insegna con principi razionali e pratici, a servirsi dell’arma bianca, per difendersi dall’avversario ed offenderlo. È scienza, perché ogni movimento schermistico ha la sua ragione d’essere rigoroso e dimostrabile; è arte, perché di essa non può concepirsi la esistenza, separandola dall’esercizio. Intesa in questo senso, la scherma è opera di progredita civiltà: onde non se ne ha a ricercare l’origine presso popoli barbari”.
Da “Trattato di Scherma” di Masaniello Parise, 1884.
Sempre secondo il Parise “Se invece consideriamo la scherma come espressione di quell’istinto, che è nell’uomo, di regolare i movimenti del suo corpo e dell’arme qualsiasi, che ha in mano, nel modo che gli appare più efficace, per difendersi da chi lo assale e vincerlo, possiamo allora ben ritrovarne traccia in ogni tempo, in ogni luogo, presso qualsiasi gente”.
Il Maestro Domenico Triolo

Quindi, la scherma nasce insieme all’uomo con l’utilizzo delle armi in ogni periodo storico, evolvendosi nel tempo da antiche forme di combattimento derivanti dagli eserciti egizi, greci e principalmente romani, infatti i “milites” romani venivano addestrati a combattimenti a ranghi serrati e individuali, e sempre per merito dei romani, nasce la scuola dei gladiatori, dove i “gladiatori” venivano istruiti al combattimento tramite l’uso del “gladium” (arma corta e larga).

Nel Medioevo abbiamo il passaggio dall’arma da combattimento all’arma da duello, alla quale i nobili facevano ricorso per risolvere i problemi di onore. Con la Rivoluzione Francese infine, il duello non è più solo della nobiltà ma coinvolge anche la borghesia: diventa un costume di vita, uno sport a cui bisogna dare regole, perfezionamento della tecnica, attrezzatura adeguata, quali la maschera per riparare il volto e speciali giubbe imbottite per il tronco, ed armi idonee a colpire l’avversario senza ferirlo.
La scherma è un’arte, una disciplina sportiva individuale, basata non solo sulla forza ma anche sull’intelligenza tecnico-tattica e sviluppa lo spirito di lealtà e di rispetto verso l’avversario, al quale si stringe la mano dopo ogni incontro, indipendentemente dal risultato.